
Il cartello è stato realizzato in occasione del Giubileo 2025. Per informazioni visita il sito ufficiale del giubileo https://www.iubilaeum2025.va/it.html
Ricordata come esistente già nel 1061, ha nella facciata le forme tipiche dell’architettura pisana con evidenti segni dello stile di Busketo, a cui è attribuita la costruzione dell’edificio. Il materiale utilizzato è in gran parte tufo, con inserti in marmo, spesso di spoglio, come l’architrave decorato, databile IV secolo. A sinistra del portale d’ingresso della chiesa, all’altezza dello sguardo, si vedono incisi dei caratteri greci, †ɱ⧩h⧩Ʌ⧩, presenti su altri due monumenti della città, il Battistero di San Giovanni e la Chiesa dei SS. Cosma e Damiano, per il cui significato sono state formulate dagli studiosi svariate ipotesi.
L’interno dell’edificio è a tre navate con colonne e capitelli romanici e di recupero. Nella cappella della Santa Croce, si trova una bellissima croce dipinta della seconda metà del XII secolo, con il corpo di Cristo nella caratteristica posizione ieratica, privo di sofferenza, con il volto chiaro e gli occhi aperti, un Cristo Triumphans, opposto al Cristo Patiens. Nelle cappelle laterali sono conservate opere di grande valore artistico, come l’Annunciazione di Ventura Salimbeni del 1610 o l’Adorazione dei Magi, opera del 1604 di Aurelio Lomi. Da notare il monumentale sepolcro di Giovanni Battista Ruschi, anatomista, in marmo nero, con scheletri e iscrizioni, completato nel 1653.
All’interno si segnala altresì la presenza di notevoli opere oggi restaurate quali: L’imperatore Eraclio porta la Croce, Invenzione della Croce di Ventura Salimbeni; San Paolo in gloria, San Paolo e San Bartolomeo di Ranieri Borghetti; Santa Brigida veste le compagne con l’abito di penitenza, Santa Brigida in adorazione, Miracolo di Santa Brigida di Alessandro Tiarini; la Madonna col Bambino e i SS. Michele e Agostino di Anonimo toscano del XVII secolo; San Carlo Borromeo in preghiera davanti alla Madonna di Clemente Bocciardo, detto il Clementone; una scultura lignea raffigurante la Madonna del XVIII secolo. Infine nella sacrestia un’opera di Andrea Guardi del XV secolo raffigurante Santa Margherita, un tempo situata nella chiesa stessa.
Un tempo conservava la Madonna col Bambino del Maestro di Santa Marta del XIII secolo attualmente situata a Pisa nel Palazzo arcivescovile ed il dipinto di Aurelio Lomi, San Francesco risana la donna cieca, olio su tela del1611-1612, ora conservato al Museo di San Matteo.
Molte delle opere custodite all’interno sono state vendute o trafugate. Oggi l’edificio è conosciuto come la chiesa degli studenti universitari, per la sua vicinanza alla Sapienza e alla Scuola Normale Superiore.