
Realizzato per ordine di Cosimo I de’ Medici e su iniziativa dell’illustre maestro Luca Ghini, il Giardino dei Semplici è il più antico orto botanico del mondo e il primo legato a un ambiente universitario. L’Orto pisano ha occupato diverse zone della città. In origine, durante la prefettura di Luca Ghini, il Giardino era collocato nei pressi degli antichi arsenali (1543-1545), in seguito con il prefetto Andrea Cesalpino questi spazi vennero occupati dall’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano e l’Istituzione si trasferì nei pressi della chiesa di S. Marta, ove la toponomastica ne rammenta la presenza (1563-1595) con la via del Giardino.
Questa sistemazione, defilata rispetto alla Sapienza e annessa a terreni scarsamente soleggiati, non soddisfaceva gli studiosi tanto che Ferdinando I trasferì definitivamente il ‘terzo Orto’ in via S. Maria (1590 ca.) durante gli anni della prefettura di Giuseppe Casabona.
Luogo di studio e di meditazione, conserva al suo interno vere mirabilia vegetali, viventi o essiccate, utili alla ricerca scientifica. La classificazione delle varietà botaniche e la loro schedatura, peculiarità dell’Orto pisano, furono abbinate, fin da subito, alla fedele rappresentazione dei vegetali che, disegnati o incisi “dal vivo”, andarono ad arricchire pagine di manoscritti e libri a stampa la cui circolazione attivò proficui scambi tra studiosi, contribuendo all’affermarsi della Botanica come scienza moderna. All’interno dell’Orto si trova il Museo botanico. Nella prima metà del Settecento la facciata dell’edificio fu ristrutturata e arricchita con una capricciosa fantasia di conchiglie e madrepore.
Tutt’oggi l’Orto pisano prosegue la sua attività scientifica arricchendo e curando collezioni di piante a scopo didattico, scientifico e divulgativo.
MUSEO BOTANICO
All’interno dell’Orto Botanico, nei locali dell’antica fonderia, nota anche come “Palazzo delle Conchiglie”, si trova il Museo Botanico.
ORTO E MUSEO BOTANICO a 360 gradi
https://www.pisa360.eu/Galleria/orto_botanico.html
https://www.pisa360.eu/Galleria/museo_botanico.html
THE BEST OF
La magnolia secolare

Uno dei due alberi più antichi dell’Orto Botanico, insieme all’albero dei ventagli, è una magnolia (Magnolia grandiflora). Si trova nel settore denominato Orto del Cedro e fu messa a dimora nel 1787 da Giorgio Santi. Viene ritenuta la prima magnolia introdotta in Toscana. Continua a fiorire e fruttificare ogni anno, nonostante le sue condizioni non siano ottimali a causa di una carie molto pronunciata che ha minato la sua stabilità e richiesto il posizionamento di tre sostegni metallici.
Le serre

L’Orto Botanico conta attualmente cinque serre, ognuna con un tema centrale. La serra più estesa è quella delle succulente, che ospita piante provenienti dalle zone pre-desertiche e desertiche del pianeta. È suddivisa con un criterio geografico: nella prima parte sono coltivate le piante grasse americane, mentre nella seconda quelle africane. Nella parte centrale si trova una piccola aiuola che ospita giovani esemplari di Welwitschia mirabilis, una pianta molto particolare dal punto di vista biologico, che già a suo tempo Charles Darwin definì “l’ornitorinco del Regno Vegetale”.
L’arboreto

Una collezione di alberi e arbusti che occupa buona parte della porzione settentrionale dell’Orto Botanico. Qui trovano dimora molti esemplari arborei di notevoli dimensioni, come la conifera australiana Araucaria bidwillii e Wollemia nobilis. Sono molto apprezzati dai visitatori anche i boschetti di bambù (Phyllostachys edulis, P. nigra). All’interno dell’arboreto si trova un laghetto, che a inizio estate ospita una spettacolare distesa di fior di loto (Nelumbo nucifera).
INFORMAZIONI
All’interno dell’Orto Botanico, nei locali dell’antica fonderia, nota anche come “Palazzo delle Conchiglie”, si trova il Museo Botanico.
Si ricorda che la prima domenica di ogni mese, l’ingresso è gratuito.
Tutte le informazioni si trovano sul sito:
https://www.ortomuseobot.sma.unipi.it/