Chiesa dei SS. Vito e Ranieri

Il cartello è stato realizzato in occasione del Giubileo 2025. Per informazioni visita il sito ufficiale del giubileo https://www.iubilaeum2025.va/it.html

La chiesa, dal campanile a cupola che ricorda le architetture normanne, è citata dal 1051 pur avendo allora un diverso aspetto e orientamento: la facciata posta ad ovest e l’interno a tre navate. L’aspetto attuale è frutto di un notevole restauro avvenuto nel 1786. Fu sede dei Benedettini dalla Gorgona. Dal 1815 è affidata alla Confraternita di San Ranieri. All’interno si trova Il riposo dalla Fuga d’Egitto, opera di Aurelio Lomi e un ciclo, non terminato, che interessa un’area di circa 200 metri quadri, di affreschi del pittore Luca Battini sulle Storie di San Ranieri, morto il 17 giugno 1161 e dichiarato Laico Santo Patrono di Pisa nel 1632. Figlio di un mercante, Ranieri nacque a Pisa nel 1118, all’età di 19 anni intraprese una strada di redenzione e preghiera presso il monastero di San Vito. Ritenuto insano mentalmente dai genitori, cominciò assiduamente a frequentare la chiesa e a compiere opere di misericordia. Secondo una leggenda ebbe una visione: una grande aquila gli consegnò un messaggio di fuoco, doveva partire per Gerusalemme, dove si dedicò alla cura degli infermi. Intorno al 1140, visitato dal demonio, cadde per giorni in un sonno profondo, al suo risveglio recatosi alla cappella del Golgotha e spogliatosi delle sue vesti indossò l’abito del penitente. Pisa gli apparve in sogno e decise di tornare. In città il suo nome era già famoso e fu accolto come un Santo, ma lui decise di ritirarsi nel monastero di San Vito in preghiera creando una casa per bisognosi.
Era qui conservata, ora al Museo di San Matteo, la Madonna in trono col Bambino e donatore di Giovanni di Nicola della metà del XIV secolo.

Opere conservate presso il museo San Matteo

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