Chiesa di San Paolo all’orto

Il cartello è stato realizzato in occasione del Giubileo 2025. Per informazioni visita il sito ufficiale del giubileo https://www.iubilaeum2025.va/it.html

La chiesa è attestata dal 1086, affidata dal 1472 alle monache Domenicane di Sant’Agostino, passò nel 1819 alla Confraternita di Santa Barbara che ne restaurò gran parte degli arredi. Nella parte inferiore della facciata sono riconoscibili gli elementi decorativi tipici del romanico pisano, già introdotti con la costruzione della Cattedrale: archi ciechi a tutto sesto, lesene, losanghe e oculi, intarsi marmorei bicromi, protomi umane e animali che sovrastano simbolici capitelli, riconducibili alla bottega di Biduino (fine XII secolo); la parte superiore, di controversa datazione, è realizzata, invece, con laterizi e panchina livornese. Il campanile in laterizi è stato edificato nel 1595 sui resti dell’originale del XIII secolo. L’interno è a tre navate divise da colonne e capitelli del XII secolo, il suo aspetto è stato alterato notevolmente rispetto alle origini da un’imponente campagna di restauri, voluta dalle monache nel XV secolo per ricavare una piccola chiesa interna al convento, sacrificando così l’abside e gli affreschi trecenteschi. Ancora visibili le colonne con capitelli medievali che si alternano a resti di stucchi sette-ottocenteschi. Recenti lavori di restauro hanno permesso di recuperare tracce di pitture di XII-XIII secolo. Dal 2005 l’edificio ospita la Gipsoteca di arte antica dell’Università di Pisa.
La Chiesa un tempo custodiva opere attualmente conservate al Museo di San Matteo: la Croce dipinta con Cristo trionfante tra i simboli degli Evangelisti e storie dell’inizio del XII secolo; il Reggileggio di pulpito in marmo, di scultore pisano della prima metà del XIII secolo; il Sarcofago del Buon Pastore, marmo datato III-IV secolo d.c.

Opere conservate presso il museo San Matteo

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