Chiesa di San Silvestro

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Fondata intorno al 1118 dai monaci benedettini di Montecassino che ne tennero il possesso fino al 1270 quando divenne prioria. Nel 1331 passò alle monache domenicane che nel 1336 occuparono una parte della chiesa per svolgervi le loro funzioni.
La facciata, di gusto rococò, fu realizzata nel 1770-72 da Giuseppe Vaccà su disegno di Antonio Francesco Quarantotti; alle estremità del secondo ordine vi sono due statue raffiguranti S. Domenico e S. Silvestro coeve alla facciata. L’architrave romanica con Storie di Costantino e papa Silvestro del XII secolo, che si trovava sul portale centrale della facciata, oggi è conservata presso il Museo di S. Matteo.
L’abside, ancora nel suo aspetto medievale, è formata da arcate cieche e archetti pensili, accoglieva bacini ceramici del XII secolo ora sostituiti da copie, gli originali si trovano nel Museo di S. Matteo.
Sul fianco sinistro si erge il campanile in laterizi di forma quadrangolare con cella campanaria aperta da bifore. Nel 1782 il monastero divenne un Conservatorio per fanciulle nobili. Nell’Ottocento venne affidato prima all’ordine di S. Francesco di Sales, poi al Ministero dell’Interno che lo destinò a vari usi (carcere, casa dello studente, laboratorio di restauro). All’interno, il soffitto ligneo intagliato e dorato risale al Seicento e reca nove tele dipinte da Aurelio Lomi. Dalla chiesa provengono alcuni dipinti medievali conservati in vari musei italiani e stranieri, tra cui il celebre dossale con Santa Caterina e storie, oggi al Museo di S. Matteo così come il Cristo benedicente tra le Vergine e i Santi Giovanni Battista, Caterina e Silvestro, tempera e oro su tavola della seconda metà del XIII secolo.

Opere conservate presso il museo San Matteo

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