Chiesa di Santa Cristina

Il cartello è stato realizzato in occasione del Giubileo 2025. Per informazioni visita il sito ufficiale del giubileo https://www.iubilaeum2025.va/it.html

Una prima attestazione di una chiesa dedicata a S. Cristina si trova in documenti dell’VIII secolo d.C., ma soltanto dopo il 1000 le testimonianze la collocano nell’area di Chinzica, a sud dell’Arno. Dai documenti è stato possibile ricostruire come la chiesa nel basso Medioevo avesse un portico al pianterreno e l’ambiente al di sotto del campanile venisse affittato come bottega. L’abside rivela come la chiesa originale si trovasse qualche metro più in basso rispetto all’attuale manto stradale, databile fra X e XI secolo costituisce la porzione più antica conservata in elevato. La caratteristica principale della costruzione è la varietà di materiali utilizzati, diversamente lavorati e posti in opera insieme a mattoni di recupero. L’interno a navata unica con tetto a capanna è interamente intonacato, ad eccezione dell’abside: i forti restauri del XIX secolo hanno modificato la struttura e l’impianto decorativo. Sulla porta d’ingresso si legge s. catharina virgo senesis hic recepit stigmata christi, in ricordo dell’episodio miracoloso durante il quale Santa Caterina da Siena, Patrona d’Italia, nel 1375 ricevette le stigmate mentre pregava dinnanzi al Crocifisso di Enrico di Tedic (XII secolo), dipinto non più in loco perché trasportato a Siena da Cosimo I nel 1565, al suo posto si trova una copia ottocentesca. All’interno si trovano anche una Madonna col Bambino su tavola del XIV secolo, una tela del Passignano, Santa Caterina riceve le stimmate, un’immagine seicentesca dei lungarni pisani.

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