
Il cartello è stato realizzato in occasione del Giubileo 2025. Per informazioni visita il sito ufficiale del giubileo https://www.iubilaeum2025.va/it.html
Sui resti dell’antico ospedale di Osnello, attestato per la prima volta nel 1189, si costruì nel 1444 la nuova chiesa di San Bernardo. Del piccolo oratorio tardo-medievale poco è rimasto, poiché tra il XVII e il XIX secolo l’edificio subì numerosi interventi che ne alterarono l’aspetto, sono però ancora visibili alcuni archi tamponati in facciata e finestre occluse sul fianco laterale. Altri fabbricati con arcate in laterizio, pertinenti dell’ospedale tardo-medievale, sono riconoscibili su via S. Bernardo e su
vicolo Scaramucci. La chiesa appartenne alle monache cistercensi fino agli inizi del XIX secolo, quando l’ordine venne soppresso. L’edificio presenta una facciata a capanna, in laterizio, con pilastri laterali e portale principale sovrastato da un finestrone, frutto delle ristrutturazioni seicentesche. L’interno è caratterizzato da quello che resta della decorazione barocca dell’edificio, arricchita da stucchi dorati di Antonio Ferri e conserva ancora tre affreschi con Storie di San Bernardo di Tommaso Tommasi e gli affreschi della Natività della Vergine e dell’Annunciazione di Giovanni Battista Tempesti (1754-1755), il massimo rappresentante della pittura pisana del Settecento.
Un tempo custodiva la Deposizione dalla croce, tempera su tavola della metà del XIII secolo di Enrico di Tedice, ora conservata al Museo di San Matteo.
Oggi l’edificio, sconsacrato, è sede di attività di giovani artisti che utilizzano lo spazio con la denominazione di “Cantiere S. Bernardo”.