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MUSEO DEGLI STRUMENTI PER IL CALCOLO

Il Museo degli Strumenti per il Calcolo espone i pezzi più significativi di una ricchissima collezione di macchine legate alla storia dell’Informatica, unica in Italia e importante a livello internazionale per completezza e significato dei pezzi.

Il museo è temporaneamente chiuso, a causa di lavori di riallestimento. Una parte significativa della collezione del museo è tuttavia esposta presso il polo Le Benedettine (Piazza San Paolo a Ripa d’Arno, 16) nell’ambito della mostra Hello World! Dall’aritmometro allo smartphone (Polo Le Benedettine, piazza San Paolo a Ripa d’Arno, 16). Per tutta la durata dei lavori le attività del museo si tengono in questa sede.

La mostra

Hello World! è un percorso interattivo diviso in sei sezioni che illustrano l’evoluzione degli strumenti per il calcolo, dalle macchine meccaniche ai computer Apple, compreso un arco temporale che dalla seconda metà dell’Ottocento arriva fino agli anni 2000, passando per oggetti iconici come la Olivetti Programma 101 e l’Apple II.

Centrale è la storia del ruolo svolto da Pisa nell’avventura informatica italiana, raccontato con questa mostra. Pisa è infatti anche la città dove, alla fine degli anni Cinquanta, è nata la prima calcolatrice scientifica italiana, la Calcolatrice Elettronica Pisana (CEP), in sinergia con il Laboratorio di Ricerca Elettronica Olivetti. Un’azione combinata compiuta da scienziati, politici e industriali, consapevoli che la formazione e la ricerca nel campo delle tecnologie dell’informazione avrebbero potuto fornire una chiave di volta per il cambiamento sociale, economico e culturale dell’intero paese.

Audio introduzione alla mostra

Contenuti multimediali della mostra

Hello World Interactive racconto interattivo per ripercorrere la storia dei computer

Informazioni e contatti

helloworld@sma.unipi.it

Foto della mostra

Immagini della mostra Hello World!

Sezione sulle macchine meccaniche
Sezione sulla nascita del Personal Computer

Il Museo

Il percorso espositivo del museo spazia dagli aritmometri dell’Ottocento ai grandi calcolatori degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, fino ai prodotti più rilevanti nella storia del Personal Computer. Pezzi unici come la Calcolatrice Elettronica Pisana (1961), intorno alla quale si formò la prima scuola italiana di informatica, e la CINAC dell’Istituto di Applicazioni per il Calcolo di Roma (1964), per giungere a macchine iconiche quali l’Olivetti ELEA 6001 (1961), il cui design venne curato da Ettore Sottsass, e il Cray X-MP (1982), sul quale vennero realizzati i primi corti Pixar.

Le macchine conservate al museo, osservate in funzione o spiegate nei dettagli del loro comportamento, permettono di gettare uno sguardo dietro le quinte, di comprendere quali sono i principi che ancora oggi guidano gli strumenti moderni.

L’idea del Museo degli Strumenti per il Calcolo risale al 1993, con la costituzione di una commissione nazionale istituita dall’allora Ministero dell’Università e della Ricerca. L’inaugurazione avviene nel 2000, e nei suoi primi anni di vita il museo ospita sia strumenti scientifici di fisica e astronomia dal XVIII alla prima metà del XX secolo, sia una ricca collezione di macchine legate alla storia dell’Informatica. Nel 2017, la parte dedicata agli strumenti scientifici tout court si stacca, andando a formare il nuovo Museo degli Strumenti di Fisica.

Museo degli Strumenti per il Calcolo (prima dei lavori) a 360 gradi

https://www.pisa360.eu/Galleria/museo_strumenti_calcolo.html

Foto del museo

La Calcolatrice Elettronica Pisana (CEP)

Il primo calcolatore progettato in Italia, a Pisa, grazie all’impegno dell’Ateneo pisano e alla collaborazione con la Olivetti. Anche in una foto d’epoca.

INFORMAZIONI

Tutte le informazioni si trovano sul sito:
https://www.msc.sma.unipi.it/